nnanzitutto è importantissimo individuare le “tentate soluzioni” messe in atto dalla persona che soffre di un disturbo d’ansia sociale.
Queste solitamente sono lo sforzarsi di essere spontaneo, reprimere l’espressione delle proprie emozioni, evitare le situazioni che gli creno paura, arrivando, nei casi di disagio più gravi, all’assunzione di farmaci, abuso di alcolici o droghe.
Una volta individuate le tentate soluzioni, attraverso l’utilizzo di stratagemmi particolari, si passa alla prescrizione di comportamenti finalizzati a combattere la paura degli altri (come esercitarsi a parlare lentamente, fare ogni giorno una piccolissima cosa in maniera impulsiva e senza preoccuparsi di ciò che potrebbero pensare gli altri, svelare le proprie piccole debolezze e difetti) e, utilizzando il colloquio come strumento principale, a ristrutturazioni delle convinzioni che alimentano la fobia, portando piano piano la persona a vedere con occhi diversi la situazione temuta e a consolidare la nuova prospettiva, per evitare che ci siano ricadute.