Dubbio patologico

Dubbio_patologicoIl dubbio patologico, le preoccupazioni eccessive, le rimuginazioni sono tutte forme di un disturbo ossessivo caratterizzato da continue e quasi incessanti domande alle quali la persona cerca di dare una risposta, senza però che ve ne sia una soddisfacente.
Gli esperti ritengono che rimuginare sulle cose che ci preoccupano si sia evoluto come comportamento costruttivo e utile alla soluzione di problemi. Ma preoccuparsi in maniera eccessiva fa più male che bene. Infatti, chi soffre di preoccupazione cronica ha l’errata percezione che il suo continuo pensare e ripensare alle stesse cose e i suoi tentativi di controllare le situazioni gli permettano di risolvere i problemi e di provvedere al futuro.

Al contrario, questi schemi di pensiero ricorrenti ostacolano l’elaborazione cognitiva.
Questo continuo cercare di ragionare, infatti, porta inevitabilmente la persona ad aumentare il numero delle possibilità domanda-risposta generando una catena di dubbi, sino al punto che ci si trova immobilizzati nella propria ragnatela di pensieri, rimanendo ore ed ore nel proprio labirinto di domande e risposte, pensando sempre alla stessa cosa.

Ogni qual volta si tenta di trovare una risposta, a questa si aggiunge il dubbio, che fa sorgere a sua volta un’altra domanda, e così via generando un circolo vizioso infinito.
Per uscire da questo labirinto, spesso, la persona usa come “tentata soluzione” quella di “cercare di non pensare”, ottenendo però l’effetto contrario.
Infatti, accade un po’ come quando uno ha in testa una canzone e pensa che dovrebbe riuscire a liberarsene, ma a forza di cercare di mandarla via arriva solo a ficcarsela in mente ancora di più”. Se si cerca di togliersi dalla mente una preoccupazione o un pensiero si riesce solo a peggiorare la situazione.
Il dubbio patologico può, inoltre, presentarsi intrecciato ad un altra tipologia di disturbo del pensiero, ovvero l’incapacità a prendere decisioni, detta anche autoinvalidazione ricorsiva.
Tale disturbo sembra corrispondere a una peculiare modalità di affrontare le decisioni, tale per cui qualsiasi affermazione può essere falsificata e non è possibile pervenire a una decisione.
All’origine di tutto ciò c’è l’equivalenza delle soluzioni identificate che porta all’impossibilità di decidere per una, se non chiedendo conferme esterne, le quali però verranno messe in discussione subito dopo.
Sia il dubbio patologico che l’autoinvalidazione ricorsiva, possono essere efficacemente trattate con la Psicoterapia, intervenendo sulla catena di dubbi, potenziando l’attivazione di strategie funzionali e quindi la capacità di scelta.


Non si può risolvere un problema con la stessa mentalità di chi l’ha generato.

Albert Einstein